Ginevra: 7 tips per scoprire la città senza spendere 1 franco

L’aeroporto di Ginevra accoglie ogni giorno migliaia di viaggiatori da tutta Europa, che arrivano in città principalmente per incontri d’affari o, soprattutto nel week end, sono di passaggio verso le più rinomate piste sciistiche svizzere e francesi.

Sebbene sia esteticamente deliziosa ed affascinante per il ruolo strategico che riveste in ambito di cooperazione internazionale, Ginevra non è una città molto turistica: nonostante la possibilità di raggiungerla a costi contenuti grazie alle tariffe low cost di diverse compagnie aeree, il prezzo di una notte in hotel o di una cena al ristorante possono scoraggiare anche il turista più interessato.

Quindi, prima di addentrarci in itinerari più dettagliati e attrazioni varie di cui vi parlerò in seguito, datemi la possibilità di svelarvi qualche modo per risparmiare nella città di Calvino, prima di farvi due conti in tasca e decidere di non venire.

Muoversi a Ginevra, per chi la visita, è del tutto gratuito..

Ginevra vi da il benvenuto in aeroporto con un gesto carino: vi offre un biglietto valido per 80 minuti utilizzabile su treni, tram, autobus o battelli. Le macchinette erogatrici si trovano nell’area del ritiro bagagli, dinanzi ai tapis roulant 3 e 5, in prossimità delle porte di uscita. Basta spingere un bottone e avrete il mezzo per raggiungere il vostro hotel completamente a gratis. Se anch’io l’avessi saputo la prima volta che sbarcai a Ginevra, mi sarei risparmiata un giro in taxi non proprio divertente.

Ginevra è una città piuttosto piccola che si gira tranquillamente a piedi, ma, una volta arrivati in hotel (o ostello o campeggio), vi verrà offerta la Geneva Transport Card valida per tutta la durata del vostro soggiorno: sarà il vostro passe-partout per il sistema di trasporti ginevrino, qualora preferiate muovervi liberamente su tram, bus, treni e taxi boat.

Un altro mezzo piacevole per muoversi in città ve lo offre Geneve Roule, un’associazione che da impiego a richiedenti asilo politico e disoccupati: qui è possibile prendere in prestito una bicicletta per 4 ore, tutti i giorni dalle 8 alle 21, da aprile ad ottobre. I punti di ritiro sono 7, sparsi in tutta la città, ed è possibile verificare la disponibilità real time sul sito dell’associazione.

Ripercorrere e scoprire la storia più antica della città, e non solo, è del tutto gratuito..

Ergendosi al centro della collina della Vieille Ville, il centro storico di Ginevra, le due torri e la guglia della Basilica di S. Pierre sono visibili da qualsiasi punto lungo la rada del Lemano. Dopo una breve salita lungo i vicoli della città vecchia, la Cattedrale di Ginevra si fa apprezzare in tutta la sua imponenza gotica e la sua austerità sin dal dodicesimo secolo: fu nel suo chiostro che, nel 1536, i ginevrini  decisero di trasformarla da cattolica a protestante, rendendo Ginevra il centro del calvinismo europeo.

Poco distante da S. Pierre, si trova Maison Tavel, la più antica casa ginevrina, il cui aspetto esteriore ricorda quello di un castelletto fortificato. Essa ospita il Museo della storia urbana e della vita quotidiana dal 1986: dipinti, mappe, plastici, mobili e oggetti vari, collocati nei sei piani dell’edificio, ricostruiscono il passato di Ginevra e dei suoi abitanti dal Medioevo al XIX secolo.

Le cose che più mi hanno affascinato si trovano al piano terra e all’ultimo piano: rispettivamente, una ricostruzione video dell’evoluzione di Ginevra, da minuscolo villaggio lacustre a città cosmopolita, e il Rilievo Magnin che riproduce minuziosamente la Ginevra prima del 1850, anno in cui furono distrutte le fortificazioni attorno alla città.

Madame Eteniette Rebineaus, madre di 14 figli e pescivendola al mercato di Place du Molard, era un personaggio molto noto nella Ginevra del 1800.

Ginevra, nonostante le sue dimensioni ridotte, è una città ricca di musei pubblici e privati. Mediamente la fee d’ingresso è di 10 CHF, ma  molti di essi sono gratuiti, come il Museo di Arte e di Storia, il quale custodisce mezzo milione di opere, tra reperti archeologici regionali, antichità egizie e classiche, oggetti d’arte, mobili, armi, strumenti musicali, dipinti e sculture che ripercorrono 15.000 anni di storia. Tra i nomi esposti Canova, Veronese, Picasso, Rubens, Monet.

Completamente gratuiti sono anche il Museo di Storia Naturale e la più ampia collezione di Swatch presso la Cité du Temp, un ex sito industriale riconvertito in ristorante, ubicato lungo il Pont de la Machine e già solo la location vale una visita (non dovete necessariamente mangiare per entrarci).

Se poi capitate in città la prima domenica del mese, l’offerta si fa più ampia: anche il Museo Ariana, incentrato sull’arte della porcellana; il MAMCO, il museo di arte moderna e contemporanea; e il Musée Rath, che ospita esclusivamente mostre temporanee, aprono le porte senza chiedervi un franco.

Ginevra

Nel frattempo, mentre passeggiate per il centro storico o lungo le rive del Lemano, potete connettervi al servizio di wifi gratuito offerto dalla Ville de Geneve. Basta registrare il proprio numero e il vostro telefono si connetterà al punto di accesso più vicino, senza dover fare ulteriori log-in per i sei mesi successivi: non si sa mai, magari tornate!

Francesca

Francesca

Amante del caffè in tutte le sue forme, l'importante è che sia rigorosamente senza zucchero. Expat seriale. Innamorata del mondo in ogni sua sfumatura e latitudine, ha perso il cuore in Africa, ma finisce col cercarlo sempre in altri posti. Ne parla poco, ma ha un debole per Londra e il Medioriente.

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