Quando il viaggio entra in casa

La casa di chi viaggia, ma è un expat da poco, ha già una personalità e nel viaggio trova la sua anima, ma ha rinunciato a tanti oggetti collezionati in giro per il mondo e ha ancora tanti spazi da riempire.

Ha dei bauli partiti dall’Italia, acquistati per completare la scena di un matrimonio che non poteva non avere come tema quello del viaggio, e sono giunti a Ginevra carichi di beni di prima necessità, come chili e chili di pasta e decine di bottiglie di passata di pomodoro. Ora sono li, uno in un angolo del soggiorno e l’altro in corridoio, a far bella mostra di loro, pronti ad essere riempiti di nuovo.

baule

La casa di chi viaggia ha le pareti e i mobili bianchi per amplificare la luce del sole il più possibile, nel timore che l’inverno al di la delle Alpi sia troppo buio e lungo da sopportare.

Ha anche grosse finestre che si affacciano sul mondo dal settimo piano, sempre per stare più vicini al sole, e regalano un sorriso alla vista del ciuffo d’acqua dello Jet d’Eau, dando l’illusione di vivere in uno di quei bellissimi appartamenti in riva al lago, in centro città.

La casa di chi viaggia ha anche colori forti, come il turchese, perché è la casa di chi è andato a vivere lontano dal mare, ma che vuole continuare a vederlo.

Contiene oggetti riciclati che hanno cambiato uso, come quelle stesse bottiglie di passata di pomodoro uscite da baule che diventano vasi, e fiori tropicali su tavoli e pareti che fanno volare il pensiero verso terre lontane.

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La casa di chi viaggia, ma è anche un expat, ha il Tricolore in bella vista perché, tra tutti i paesi che ho visitato e in cui mi sono sentita a casa, il mio rimarrà sempre quello che più mi mancherà.

Ha librerie e ripiani ovunque, per contenere la collezione delle guide dei viaggi e i libri che più ci hanno fatto compagnia e che dai quali, anche dopo diverse letture, non siamo riusciti a staccarci del tutto.

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La casa di chi viaggia, ma è anche un expat, è il nuovo nido di una palla di pelo che per antonomasia non è proprio un cuor di leone, ma ha affrontato egregiamente un viaggio di 1000 km, come un perfetto viaggiatore, perché noi, senza quella palla di pelo, non riuscivamo ad immaginarcela questa casa.

La casa di chi viaggia è piena di foto e altre foto arriveranno ancora a riempire le pareti; ha tele che fanno volare con la fantasia in posti ancora da scoprire e, sul letto, l’immagine di una di quelle città che aiutano a sognare.

La casa di chi viaggia, ma è anche un expat, ha un divano enorme, il più grande che si può, per ospitare tutti i vecchi amici che vorranno venire e tutti quelli nuovi che, si spera, non tarderanno ad arrivare.

Questo post è ispirato all’articolo di Stefania Pozzi, la quale ha ideato l’hastag #mysweettravelhome. Perché non partecipi anche tu?

Francesca

Francesca

Amante del caffè in tutte le sue forme, l'importante è che sia rigorosamente senza zucchero. Expat seriale. Innamorata del mondo in ogni sua sfumatura e latitudine, ha perso il cuore in Africa, ma finisce col cercarlo sempre in altri posti. Ne parla poco, ma ha un debole per Londra e il Medioriente.

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14 thoughts on “Quando il viaggio entra in casa

  1. Ho da poco comprato casa e mi ci sono trasferita… per un attimo ho temuto che per “causa” di questo acquisto non avrei più potuto viaggiare: meno tempo, meno soldi, più spese!. Invece no… Dopo un 2014 ricco di avventure, il 2015 si preannuncia ugualmente pieno di impegni e di luoghi da scoprire e tutto partendo dal nido che ci siamo faticosamente conquistati…
    Ho una parete intera pronta per essere riempita con i quadri e le stampe che portiamo regolarmente a casa dopo ogni viaggio. Nell’altro appartamento erano tutti sfoggiati, ma qui non siamo ancora riusciti a deciderci su come metterli…. per ora dovrebbero occupare solo la fascia centrale, ma spero di arrivare al soffitto e scendere fino al pavimento…
    Un abbraccio…

    1. L’acquisto di una casa è un passo importante e spaventa sempre un po’. Fortunatamente dopo un po’ si trova il proprio equilibrio e ci si rende conto che, risparmiando su altro, sul superfluo, i soldini per viaggiare si trovano ugualmente.
      Sono sicura che coprirai tutte le pareti con tanti bei ricordi: la casa serve anche a questo, a contenere i ricordi, no?

  2. Ma che bella la cornice con le vostre foto!
    Io ho da tanto in programma di realizzare una cosa simile: una selezione delle foto più belle scattate durante i nostri viaggi. Poi quando mi trovo gli album con le foto davanti, non riesco mai a sceglierne una a discapito di un’ altra. 🙂 Storie di un’ eterna indecisa!! 😀
    Complimenti per la tua casa e un saluto alla tua tenera palla di pelo! :-*

    1. Anch’io ho la stessa difficoltà: non riesco mai a scegliere quali stampare. Sto pensando quindi di coprire un’intera parete con cornici di varie dimensioni per ovviare al problema!
      Caramello ricambia 😀

  3. Sono ripassata per lasciare una vera traccia del mio passaggio XD hai un gran gusto comunque, io vivo nella mia nuova casa da due anni e ancora non riesco a renderla accogliente e “mia” quanto vorrei 🙁 adoro quei bauli! Ma lo sai già!

    1. Diciamo che negli ultimi mesi ho avuto molto tempo per dedicarmici e Ikea è praticamente dietro casa. Grazie per questo doppio passaggio! 😉

  4. Ma che bella la tua casa! Complimenti, davvero!
    Non pensavo che con il mio post avrei ispirato qualcuno però devo dire che entrare a casa di voi viaggiatori è sempre una sorpresa!

    1. Sarà un caso, ma hai tuoi hashtag non riesco a non rispondere. Grazie a te per farmi dato lo spunto per questo post è la possibilità di curiosare in casa tua!

  5. Non è il coniglio più bello del mondo? 😀
    Sembra ordinata perché ci sono poche cose, ma se avessi spostato di poco l’obbiettivo.. meglio lasciar stare!
    Lanternine Ikea.. irrinunciabili!

  6. Ma che gran figo è la tua “palla di pelo”?
    Dalle foto sembra una casa ordinatissima…riuscirò anche io non appena avrò la mia! E’ questione di poco spero >.<
    Quelle lanterne?? le adoro, ne ho una anche io!!

  7. Che casa bellissima! Minimal, chiara, e con quel turchese per ricordare il mare 😉 Una casa così, nelle mie mani, si decomporrebbe nel giro di poco, ma è bellissimo sapere che invece c’è chi riesce a vivere nell’ordine delle sue cose. E che bei bauli!
    Io non sto più accumulando niente: poichè dico sempre che sto per ripartire, non compro nulla, non sistemo nulla… e casa mia è “A real mess”.
    Ma quel conicglietto è stupendo!! Com’è il carattere di un coniglio domestico? Non riesco a immaginarmelo: ma si lascia coccolare, o è super indipendente e diffidente?

    1. Grazie Eli! Sono fissata con le simmetrie e gli abbinamenti cromatici, ma credimi: sono una disordinata cronica!
      I bauli mi hanno dato tanta soddisfazione e sono state le prime cose ad entrare in macchina quando siamo partiti dall’Italia. Mi sarebbe dispiaciuto troppo abbandonarli in una stanza in Italia.

      Il carattere del coniglio dipende molto dalla razza. Caramello è un (mezzo) ariete e, quindi, molto docile e tranquillo. Non gli piace essere sollevato da terra (è una paura ancestrale del coniglio perché è quel che succede quando vengono cacciati dai rapaci), ma per il resto è la nostra ombra: ci aspetta dietro la porta del bagno, bussa a quella della camera se non lo facciamo entrare, guarda la tv con noi, sta sempre in mezzo ai piedi e starebbe ore a farsi accarezzare. Una via di mezzo tra il cane e il gatto!


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