La parola araba wadi ha un duplice significato: indica il letto di un torrente in cui scorre un corso d’acqua a carattere non perenne, o, semplicemente, una valle.
I wadi – in entrambe le accezioni, le quali nella realtà spesso coincidono – rappresentano un sistema ambientale unico, caratterizzato da varietà, diversità e ricchezza: in Oman, le sponde dei wadi sono state luogo di insediamento fin dall’antichità, grazie alla fertilità del terreno.
La bellezza degli scenari che solitamente li caratterizzano, negli ultimi anni li ha trasformati in attrazioni turistiche, pur conservando un ruolo di vitale importanza per le comunità circostanti.
In Oman ce ne sono un’infinità, i più noti e frequentati si trovano lungo la costa orientale, tra Muscat e Sur:
Wadi Bani Khalid
Posizionato a 255 km da Muscat e a soli 120 da Sur, il Wadi Bani Khalid è probabilmente il più facile e comodo da raggiungere: dopo 15 minuti di camminata dal parcheggio si arriva, infatti, alla piscina (o pozza) più grande, attorno alla quale si trovano anche un piccolo ristorante, servizi igenici e un’area picnic dove è possibile fare un babeque.
Proseguendo oltre, si può raggiungere la Moqal Cave.
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Wadi Arbiyyin
Anche questo wadi si trova nei pressi dell’autostrada Muscat-Sur, a circa 20 chilometri a sud di Qurayyat.
Per raggiungerlo bisogna guidare diverse chilometri lungo uno sterrato: infine, nelle vicinanze del villaggio di As Suwayh, si trovano diverse piscine dalle acque turchesi, più o meno profonde.
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Wadi Tiwi
L’accesso al Wadi Tiwi è a circa 3 chilometri dal Wadi Shab ed è raggiungibile in auto seguendo il Tracking Path E35, anche se è preferibile addentrarsi a piedi, sia perché è cosa gradita agli abitanti del posto, sia per le dimensioni e – in alcuni tratti – la ripidità della strada, che si snoda lungo piantagioni di datteri e campi coltivati. La particolarità di questo wadi sono probabilmente i vari villaggi disseminati lungo il percorso.
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Wadi Shab
Il Wadi Shab è raggiungibile in 2 ore da Muscat e in soli 45 minuti da Sur.
Se non fosse per l’autostrada che passa proprio davanti alla gola d’ingresso rovinandone il colpo d’occhio, il Wadi Shab si rivela sin da subito di una bellezza impressionante, ma si deve camminare all’incirca un’ora per poter finalmente raggiungerne il cuore.
Dopo una breve attraversata in barca, inizia il tragitto verso la piscina principale del wadi. Il primo tratto corrisponde ad una facile passeggiata su un terreno piatto di sabbia e ciottoli, ma più si avanza, più la camminata si trasforma in un vero e proprio trekking tra rocce e pozze d’acqua.
Leggendo la descrizione della Lonely Planet che parla di “un sentiero parzialmente ricoperto di cemento che ha un po’ ridotto il carattere naturale e selvaggio del posto”, avevo sottovalutato la difficoltà del percorso e ho lasciato ai piedi le infradito: scelta che si è rivelata praticamente un tentativo di suicidio.
Si passa, infatti, dal seguire una sorta di stretto corridoio scavato nella parete laterale del canyon in cui bisogna camminare in fila indiana, al dover attraversare il fiume per poter continuare lungo l’altro lato, saltando da un masso all’altro o, semplicemente, immergendosi in acqua.
Superato questo tratto, il sentiero si allarga di nuovo: i massi lasciano il posto ai ciottoli e il fiume ad un falaj, il tipico sistema d’irrigazione omanita. Ed è proprio camminando per qualche decina di metri sul bordo del falaj che si raggiungono una serie di cascatelle e, finalmente, la piscina principale del Wadi Shab.
Io qui mi sono arenata a godendomi le acque placide e cristalline di questo pezzetto di paradiso terrestre e a tenere sott’occhio lo zaino, mentre Mister ha proseguito verso la grotta nascosta, che si trova oltre la piscina principale, il cui stretto ingresso è emerso solo parzialmente.
Le foto sono davvero poco indicative sia della bellezza del posto, della sua magnificenza, sia delle difficoltà del percorso, però quella al Wadi Shab rimane un’escursione adatta a tutti, almeno fino alla piscina principale, basta essere prudenti e adottare piccoli accorgimenti:
Dove non arrivano le foto, arrivano i video: e, allora, buona visione!
Post interessante ed utile. Noi partiremo per l’Oman tra 13 giorni, stiamo cercando le ultime informazioni prima della partenza. Una curiosità: in che periodo dell’anno sei andata? Credi che a dicembre le temperature permetteranno di fare il bagno nei wadi?
Ciao! Scusami ma i tuoi primi commenti erano finiti tutti nello spam e me ne sono accorta decadi dopo! Facendo un giretto sul vostro blog, ho visto che siete già partiti e tornati e che l’Oman ha lasciato il segno, ma non ne sono sorpresa!
L’Oman è una Terra delle Meraviglie. Io ho avuto ripetutamente la sensazione di trovarmi in un paradiso terrestre. Mi ha lasciato spesso senza respiro e senza parole. Mi hai fatto rivivere quelle sensazioni con il tuo post. Io nella grotta sarei rimasta per un po’ a galleggiare nell’acqua azzurra e a sognare il paradiso.
Condivido in pieno la tua definizione! Io sono rimasta sorpresa dalla varietà degli scenari: mi aspettavo un Paese desertico ed arido, certo lo è, ma è anche pieno di palmeti verdissimi, fiumi e bellissime spiagge. Un viaggio che rifarei di nuovo e che consiglio di cuore!
Coniale Camaggiore prov. di Firenze… fiume Santerno… è molto simile a Wadi … e a pochi km da casa…
Grazie per la segnalazione, Monia. Ovviamente, non si arriva fino in Oman solo per i fare un bagno in un wadi 🙂 Non conoscevo il fiume Santerno e per curiosità ho cercato delle foto: un posto incantevole!
Mi leggerò tutti i tuoi post sull’Oman visto che andrò a fine dicembre. Non sapevo che ci fosse una grotta da altri racconti di viaggiatori mi immaginavo questo posto diverso.
Ciao Stefania! Wow, fantastico: quello in Oman è uno dei viaggi più belli che abbia fatto. Posso chiederti come te lo immaginavi? Sono curiosa 🙂
Foto stupende! Ti fanno innamorare di questi posti complimenti… ma è quando ho guardato il video che mi sono proprio persa! Bravissima 🙂
Grazie Martina, mi fa davvero piacere: penso che la voglia di raccontare dell’Oman non mi passerà mai!
Francesca, ma quanta bellezza in questo Oman! Mi avevi incuriosita con le belle foto che hai postato su Instagram, ma devo dire che con il video ti sei superata! Una domanda. Ma il figo che si arrampica su per la cascata con la fune è Mister? Perché in caso… brava, molto brava! ? Scherzo… Un bacio!
Se fosse stato lui, non avrei aspettato 3 anni per farvelo vedere! 😀 (ok, con questa sto rischiando il divorzio..) Un bacio a te!