Questo post risponde alla chiamata di Lucia di Mondovagando, la quale ha chiesto al mondo dei travel blogger di raccontarsi un po’, specificando il luogo da cui scriviamo: tutti i post verranno raccolti in una mappa che settimanalmente si arricchirà di nuove stelline sparse per il mondo.
Al momento scrivo da Ginevra, ma la mia città di origine è Latina, più precisamente, Sermoneta.
Mi sono trasferita solo da qualche mese in terra elvetica, dopo averla frequentata nei weekend degli ultimi tre anni per motivi di cuore. Durante la settimana, invece, fino al settembre del 2014, pendolavo da Latina a Roma per motivi di lavoro: un’esperienza durata 9 anni, tra gioie e dolori del vivere la Capitale da fuorisede.
Quella di Ginevra non è la mia prima esperienza di espatrio: ho vissuto, infatti, per un po’ a Londra, oramai tanto tempo fa.
Dentro di me c’è ancora il fuoco della scintilla scoccata ancor prima di vederla, un amore immediato che non ho provato invece per Ginevra, la quale però sa essere sfacciatamente bella nelle giornate di sole, mi infonde un senso di sicurezza provato in poche altre città e mi piace per il suo carattere multiculturale ed internazionale racchiuso in poco più di 180 mila persone.
Ginevra ha i vantaggi, quindi, della città di provincia – raccolta e tranquilla – e, allo stesso tempo, quelli di una città cosmopolita – una rete di trasporti capillare ed efficiente, supermercati assortiti con cibi da tutto il mondo, un’ampia offerta di eventi e spettacoli, un aeroporto internazionale – che le conferiscono, tra gli altri, uno dei primi posti nella classifica mondiale delle città con la più alta qualità di vita.
Ovviamente c’è un’altra faccia della medaglia che è quella dei costi spropositati degli affitti, di una cena al ristorante o anche solo di un cocktail in un locale; della difficoltà di approfondire i rapporti umani vista l’enorme quantità di persone di passaggio; negozi che chiudono presto e la domenica non aprono proprio e una vita notturna un po’ troppo tranquilla per chi è alla ricerca di divertimento.
Sono una blogger per passione, una passione per i viaggi, che prima di aver iniziato a scrivere era già una viaggiatrice da anni: ho vissuto le mie estati di bambina tra un giro in camper e mesi interi in Puglia – terra materna – fino a spiccare il volo per la prima volta a 17 anni verso l’Inghilterra per una vacanza studio, l’anno successo per il Canada, poi lo Zimbabwe e via via fino a toccare tutti e 5 i Continenti.
Il mio blog è nato nel 2013 come raccoglitore di foto, principalmente, e di pensieri, quando ero completamente digiuna di strategie SEO, personal branding etc (non è che adesso me la cavi meglio..) ed infatti ha un nome che potrebbe essere quello di un blog di dolci per diabetici.
Perché questo nome? Ancora prima di pensare di aprire un blog, ero a Bali e, davanti ad una tazza fumante di Kopi Luwak, riflettevo sul fatto che, a differenza di tanti connazionali, non so rinunciare al caffè ovunque mi trovi e mi piace in tutte le sue declinazioni, l’importante è che abbia un aroma forte e mi lasci quel suo sapore amaro in bocca. L’importante è che sia senza zucchero, appunto. Ed in questa mancanza di dolcezza artificiale mi ritrovo anch’io, con la mia personalità: non mi piacciano le manifestazioni di affetto forzato per conquistare il pubblico, il buono e il bello a tutti i costi, le parole stucchevoli stese al vento solo per avere consensi. Preferisco una botta forte ai sensi, passare per l’amaro per poi riscoprire il sapore dolce naturale delle cose.
In Senza Zucchero troverete foto-post e video-post; racconti dei miei viaggi raccolti per Continente: Europa, America, Africa e Asia; una sezione interamente dedicata alla Svizzera e alla mia vita da expat qui a Ginevra ed un’altra all’Australia, un on the road durato un mese su cui ho ancora tanto da pubblicare. I ragionamenti sconclusionati e le istantanee della mia vita privata sono tutti raccolti qui.
Francesca, Ginevra.
L’iniziativa #dadoveblogghi è, ovviamente, aperta a chiunque voglia partecipare.
Ho appena scoperto questo tag e credo che presto parteciperò anche io 🙂 riguardo il nome del tuo blog, in realtà a me piace più un nome come questo che un nome più tipico di un blog di viaggi, anche se io sono di parte diciamo. E’ più personale. Poi faccio parte di quel piccolo gruppo di gente che ama il caffè e non sopporta il tè, quindi puoi immaginare!
Sei di parte, è vero, ma tu non potevi scegliere nome più bello!
Non vedo l’ora di leggere il tuo post: so che sei di Roma, ma sono curiosa di scoprire qualcosa in più su di te 😉
p.s. w il caffè!
Ciao Francesca,
piacere! Mi chiamo Allegra e ti scrivo da Milano. 🙂
Sono capitata sul tuo blog per caso mentre cercavo su Google esperienze di persone che si erano trasferite proprio a Ginevra e… complimenti! Mi piace molto! E’ davvero ben fatto, scritto bene e soprattutto ci porta in giro per il mondo!
Sai che anch’io sto pensando (anzi in realtà avrei anche deciso) di trasferirmi a Ginevra dopo l’estate? Il mio fidanzato è lì da febbraio, ha trovato un’occasione “che non poteva rifiutare” e quindi si è trasferito. Io lavoro nel settore della comunicazione (settore moda e cosmetica), h un contratto a tempo determinato (straaano!) che mi scade ad agosto e ti dirò che sento la voglia e la necessità di regalarmi un’esperienza di vita di questo tipo… anche se sono terrorizzata dal fatto di non riuscire a trovare lavoro (non cerco per forza nel settore moda e cosmetica quanto piuttosto in quello della comunicazione in generale) e dal fatto che il mio francese non è ottimo (ma mi sto organizzando per rispolverarlo prendendo delle lezioni)… Scusa il lungo papiro ma ci tenevo a condividere con te le mie sensazioni, certa che tu mi possa capire nel profondo!
Intanto, un grande in bocca al lupo per il tuo blog e la tua vita!
Allegra
Ciao Allegra, ben approdata sul mio blog!
Non ti scusare, il tuo commento mi ha fatto davvero piacere e ti ringrazio per i complimenti.
Trovare lavoro qui a Ginevra non è facilissimo come si può pensare. Il lavoro c’è, per carità, ma anche la concorrenza c’è ed è tanta: come sai, arrivano persone da tutto il mondo e chi è nato e cresciuto qui molto spesso parla almeno tre lingue, quindi è molto comune trovare annunci di lavoro in cui vengono richiesti l’inglese, il francese, il tedesco + un’altra lingua, anche se mi sento di dire che le prime due sono fondamentali qui a Ginevra, a meno che non si lavori per una società straniera/organizzazione internazionale.
Nel tuo settore mi è capitato di leggere diverse offerte – ci sono varie società di cosmetica in zona – ma la questione è sempre quella: se sono svizzere, devi saper parlare francese.
Visto che il tuo contratto ha una scadenza e il tuo ragazzo è già qui, ti dico senza esitazione di provarci: se non avessi un appoggio e nemmeno un lavoro, a meno che tu non abbia molti soldi da parte, ti direi invece di fare un’esperienza da un’altra parte.
Evito di bombardarti di informazioni, anche perché avendo il tuo Lui qui molte cose le conosci, ma sei vuoi chiedermi altro, scrivimi pure.. anche via email, se preferisci.
In bocca al lupo anche a te!