Gli arrondissement di Parigi: mini guida [2° parte]

Ammirare la città dalla Torre Eiffel, lasciarsi ritrarre da un’artista a Montmartre, visitare il Louvre per un saluto alla Gioconda, cenare su un bateau-mouche navigando sulla Senna, lasciarsi trasportare dal can-can al Mulin Rouge, andare a caccia di tappe insolite, immergersi semplicemente nella vie parisienne: le possibilità offerte dalla capitale francese sono infinite ed è un’impresa impossibile strutturare un itinerario che riesca a mostrarci tutti i volti della città dell’amore.

Parigi è una città che richiede tempo e la scelta, purtroppo, di cosa dobbiamo trascurare.

Questo post è il proseguimento di questa mini guida agli arrondissement di Parigi: racchiudere la Ville Lumière in un paio di articoli da 1.000 parole è ancora più difficile di disegnare un itinerario completo per un weekend, però magari ti può essere utile per organizzarlo al meglio.

11° Arrondissement

Pieno di buoni ristoranti, piccoli cafè a gestione familiare e bar alla moda gremiti a tutte le ore da studenti e nottambuli, l’11° arrondissement è una zona poco turistica che mescola l’architettura tipica della vecchia Parigi a quella più contemporanea, il cui risultato è un gradevole mix tra antico e moderno.

La zona ospita il Musée Édith Piaf, allestito nella casa della celebre cantante, può essere visitato solo su appuntamento, e Place de la République, al centro della quale spicca la statua di Marianne, simbolo della Repubblica Francese.

12° Arrondissement

Il 12° arrondissement è una tranquilla ed elegante area di Parigi con diversi punti di interesse. Il primo è indubbiamente Place de la Bastille, luogo simbolo della rivoluzione francese, dove sorgeva l’omonima fortezza distrutta fra il 14 luglio 1789 e il 14 luglio 1790, alla quale si aggiunge l’Opéra Bastille, secondo teatro dell’Opéra National de Paris, dove hanno luogo soprattutto spettacoli di danza e opere barocche.

In questa area si trovano inoltre diversi luoghi storicamente meno importanti ma sicuramente molto particolari.

Come per esempio il Bercy Village, nei pressi dell’omonimo parco, che spesso viene definito come la ricostruzione di un piccolo villaggio francese nel cuore di Parigi, ma in realtà non vi è nulla di finto: i vari negozi e ristorantini che oggi animano la Cour Saint-Emilion hanno semplicemente preso il posto delle 42 cantine che, a partire dalla fine dell’Ottocento, hanno formato il più grande mercato del vino del mondo per più di un secolo. Poco distante da Gare de Lyon, inoltre, ci si imbatte in una vietta che nulla a da invidiare alle più belle mews di Londra: Rue Cremieux, con le sue casettine colorate, ti farà letteralmente perdere la testa.

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13° Arrondissement

Il 13° arrondissement è principalmente un’area residenziale molto vicina al famoso Quartiere Latino.

Qui si trovano il Buttle aux Caille, una zona con le stradine acciottolate piena di laboratori di artisti, gallerie, street-art, case pittoresche ed architettura art-déco, riconosciuta come monumento storico nel 1990, e Chinatown, dove ogni anno ha luogo uno degli eventi più popolari e colorati di tutta Parigi: ovviamente, il capodanno cinese.

14° Arrondissement

Siamo nel leggendario distretto di Montparnasse, fulcro della scena artistica e letterale dei primi anni del Novecento. L’omonima torre, un grattacielo di vetro e d’acciaio alto 210 metri, offre una vista a 360° su Parigi: includendo nel quadro anche la Torre Eiffel, secondo me, è probabilmente uno dei punti panoramici migliori in città.

Parigi

In quest’area, gli appassionati di fotografia possono fare un salto alla Fondation Henri Cartier-Bresson, che oltre ad esporre foto del celebre artista, ospita anche mostre temporanee di altri fotografi, chi invece è alla ricerca di emozioni forti ma di altro tipo, può scendere nelle viscere di Parigi e scoprire le misteriose Catacombe.

15° Arrondissement

Il 15° arrondissement rappresenta uno dei più grandi distretti di Parigi e, pertanto, è costituito da diversi quartieri dall’aspetto e dal grado di raffinatezza talvolta diversi, ma tutti a vocazione residenziale e commerciale. Infatti, non è questa una zona di Parigi invasa dai turisti, in quanto si tratta di un arrondissement frequentato prettamente da Parigini. La parte nord, nei pressi dell’avenue Emile Zola e dell’animata strada dello shopping Rue Du Commerce, potrebbe però rappresentare una valida opzione dove pernottare in quanto a due passi dagli Champs de Mars e dalla Tour Eiffel.

16° Arrondissement

Residenze storiche, palazzi art-déco, ampi parchi, ristoranti raffinati ed importanti musei rendono il 16° arrondissement una delle aree più eleganti e piacevoli di Parigi, probabilmente da sempre: tra i suoi residenti, in passato, infatti, spiccavano nomi come Marcel Proust, Benjamin Franklin, Claude Debussy, Giuseppe Verdi e Honoré de Balzac.

Tra i vari musei della zona, per gli appassionati di arte moderna ci sono il Musée d’Art Moderne de la Ville de Paris, la Fondation Louis Vuitton e il Palais de Tokyo, altrimenti per chi preferisce la storia e l’impressionismo, il Musée Marmottan Monet e Maison de Balzac. Anche i fashion-victim possono riempirsi gli occhi con più di 100.000 tra abiti e accessori con una visita al Musée de la Mode de la Ville de Paris presso Palais Galliera.

Ma se l’idea di visitare un museo non ti sfiora nemmeno in lontananza, probabilmente una passeggiata ai Jardins du Trocadéro, dai quali ammirare ancora una volta la Torre Eiffel, tra giochi acquatici e statue dorate, sarà un ottimo motivo per raggiungere il 16° arrondissement.

17° Arrondissement

 Il 17° non può vantare grandi attrazioni turistiche, ma è una zona che sta lentamente conquistando l’attenzione di giovani ed artisti alla ricerca di alloggi e spazi di lavoro a buon mercato.

18° Arrondissement

Montmartre e la Basilique du Sacré-Cœur, Pigalle e il Moulin Rouge: sacro e profano si mescolano in uno degli arrondissement più eclettici e animati di Parigi. Vicoli ripidi e stretti, giardinetti nascosti e musei monumentali mostrano tuttora una parte di Parigi che ha conservato fino agli inizi del secolo scorso l’aspetto di un villaggio costellato di mulini e vigneti rigogliosi. Siamo nel cuore artistico della capitale francese e non è un caso quindi se Picasso e Dalí decisero di vivere proprio in questa zona.

Parigi

Parigi

Alle pendici della collina di Montmartre, all’interno del parco Square Jehan Rictus, si trova Le mur des Je T’Aime, un’opera progettata dall’artista Frédéric Baron, il quale chiese ai suoi vicini stranieri di scrivere “ti amo” nella propria lingua, fino a raccogliere 311 versioni.

Qualcuno sconsiglia di scegliere un hotel in questo quartiere, ma il Goutte d’Or, quantomeno visitato di giorno, col mercato di strada, i laboratori di artigianato africano e i negozi di tessuti ricamati, offre una visione della Parigi più multietnica.

19° Arrondissement

 Il 19° arrondissement non è tipicamente una zona di Parigi frequentate da turisti in quanto non include nessuno dei landmark più famosi. Attualmente quest’area sta attraversando un’importante fase di rinnovamento che ha portato alla costruzione delle futuristiche Cité des Sciences et de L’Industrie e Cité de la Musique.

20° Arrondissement

 Il Cimitero di Père-Lachaise, dove riposano Jim Morrison, Edith Piaf e Chopin, probabilmente è l’unico punto noto dell’intero 20° arrodissement. Quest’area è ben lontana dalla Parigi dai tetti in ardesia a cui siamo soliti pensare, piuttosto potrebbe essere associata a street-art [Rue Denoyez e Rue de Belleville], ristoranti asiatici e centro culturali dove risuonano le note di un concerto indie-rock.

Francesca

Francesca

Amante del caffè in tutte le sue forme, l'importante è che sia rigorosamente senza zucchero. Expat seriale. Innamorata del mondo in ogni sua sfumatura e latitudine, ha perso il cuore in Africa, ma finisce col cercarlo sempre in altri posti. Ne parla poco, ma ha un debole per Londra e il Medioriente.

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2 thoughts on “Gli arrondissement di Parigi: mini guida [2° parte]

  1. Parigi è la mia città del cuore e ogni volta che penso di tornarci vorrei prendere l’hotel in una zona di versa, ma non è sempre facile orientarsi al meglio: questo post mi torna davvero utile. Grazie!

    1. A Parigi ci sono tantissime, troppe cose da vedere, e un weekend è un lasso di tempo sempre troppo breve quindi bisogna organizzarlo al meglio e poi tornarci appena si presenta l’occasione 😉 Parigi piace moltissimo anche a me e mi fa piacere di esserti stata utile!


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