Questo è un viaggio iniziato con la richiesta di un caffè, in una busta da lettera lasciata sul tavolo mentre dormivo.
Il tempo di realizzare che avrei festeggiato il mio compleanno oltremanica ed ero in aeroporto.
Regalare un viaggio è una via semplice per rendere felice una persona che ama viaggiare, ma allo stesso tempo è l’unico regalo che non risulta mai banale e che riesce a sorprendere più di ogni altra cosa.
Non mettevo piede in Scozia dalla mia vita precedente, da quando vivevo a Londra e pensavo che sarei rimasta da quelle parti per sempre.
Vecchi ricordi, che il tempo aveva rilegato in un angolino nella mia mente, hanno ripreso colore e si sono aggiunti a dei nuovi; l’amore, quello che sa cosa mi serve per essere felice e lo ha dimostrato ancora una volta, e quello rispolverato, per una lingua, una cucina e un’architettura, che si è riacceso alla vista della prima cabina telefonica rossa.
Edimburgo me la ricordavo bella, ma non così, da perderci la testa. Sembra un enorme castello stregato avvolto in una fitta aurea di mistero e fa venire voglia di viverla dal tramonto in poi, quando è più facile incontrare fantasmi e apprendisti stregoni.
E poi via, in auto a scoprire chilometro dopo chilometro dove mi avrebbe portato quel viaggio, del quale nulla mi era stato svelato, nemmeno una volta arrivati.
Ho scoperto giorno dopo giorno che la Scozia è l’infuso perfetto di paesaggi che ricordano vagamente l’Islanda e quegli scenari che hanno fatto da sfondo alle centinaia di film in costume nei cui intrighi mi perdo sempre volentieri.
Minuscoli paesini rurali dove ogni casa dai muri di pietra ha un nome e dimensioni talmente ridotte che non sarebbe una sorpresa se ne uscisse un uomo bassino dai piedi grossi.
Maestose residenze perse nelle campagne verdissime che continuano a raccontare la vita di discendenze e titoli nobiliari.
Austeri ruderi di grandiose cattedrali e castelli a picco sul mare sopravvissuti a rivalità interne, secessioni e lotte di potere. Terreno e non.
Il tutto collegato da stradine dove il colore predominante è prima il giallo, poi il bianco ed infine il fucsia.
Il verde, quello è costante: degli arbusti che invaderebbero la strada se non fossero contenuti da muretti di pietra che sono lì dalla notte dei tempi; rami carichi di foglie che si abbracciano creando un arco infinito tra l’asfalto e il cielo; e poi le colline, che sanno celare scorci deliziosi per mostrarteli all’improvviso e colpirti al cuore ancora più forte.
883 km
4 notti
St Andrews
Saint Andrews è una sorta di tappa obbligata per questo tipo di itinerario: i resti della bellissima cattedrale e del castello affacciati sul mare, ma anche i rinomati campi da golf e l’università più antica della Scozia, continuano ad alimentare la fama di questa cittadina. Come Edimburgo, Saint Andrews per me è stato un ritorno e la prima volta – all’incirca 12 anni fa – sbucò l’ultima persona che avrei mai immaginato di incontrare per strada, ma questo è una storia che vi racconterò con calma.
Glamis
In questo castello sono nate Elizabeth Bowes-Lyon, madre dell’attuale regina Elisabetta II d’Inghilterra – la quale era solita trascorrere le vacanze qui durante l’infanzia -, e della principessa Margaret. Il castello è tutt’oggi abitato dai conti Strathmore e Kinghorne, ma una parte è comunque aperta al pubblico.
Dunnottar
Questo castello si erge su uno sperone roccioso a picco sul mare e l’unica via d’accesso dalla terraferma è uno stretto sentiero molto ripido che si snoda lungo la roccia. Nel ‘600 era considerato il posto più sicuro della Scozia ed è qui che infatti vennero custoditi i gioielli della corona durante l’avanzata dell’esercito inglese, guidata dal Generale Overton.
Però fu grazie a Christine Granger, la moglie del reverendo di una vicina parrocchia, in avanzato stato di gravidanza, che i simboli della monarchia scozzese furono messi in salvo: riuscì infatti a portarli via dal castello nascondendoli sotto la gonna.
Urquhart
Il castello di Urquhart è situato lungo le rive del misterioso lago di Loch Ness, dove le storie di cruente battaglie si fondono con fantasiose leggende più recenti, in una delle zone – quella di Great Glen – che più ho amato in assoluto per la bellezza dei paesaggi.
Eilean Donan
Questa fortezza è stata eretta nel 1200 su un isolotto nel punto in cui tre diversi loch si incontrano ed è collegato alla terraferma da un ponte di pietra. Si dice che sia il castello più fotografato e filmato di tutta la Scozia ed, in effetti, ha fatto da sfondo a tantissimi film, tra cui Highlander, che questo viaggio in Scozia mi ha fatto venire voglia di rivedere.
Kilchurn Castle
Il fatto di non essere visibile sin da subito, di dover seguire un breve sentiero tra gli alberi e poi passare sotto ad un ponte della ferrovia e vederlo apparire alla fine di un lungo sterrato, di essere lì completamente soli, l’atmosfera tetra alimentata dalle nuvole e dalla pioggia, lo ha reso uno dei miei preferiti.
Stirling
Stirling, antica capitale del Regno di Scozia, nonché palcoscenico di numerose battaglie, tra cui quella del 1297 che vide William Wallace vincitore contro gli Inglesi ed in seguito alla quale gli è stato dedicato il National Wallace Monument. Il Castello di Stirling è uno dei più grandi ed imponenti della Scozia, ma tutto il centro storico di Stirling è un vero gioiellino.
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Nei prossimi post vi mostrerò più immagini dei bellissimi paesaggi che hanno fatto da sfondo a questo viaggio, comprese delle riprese aeree di alcuni di questi castelli, oltre a suggerirvi un paio di posti molto carini – e mi sto trattenendo – dove dormire.
La Scozia mi attira da tantissimo tempo, sfoglio le foto del viaggio del 1993 con gli occhi a cuore e non vedo l’ora di tornarci per avere dei ricordi miei. Il tuo post è pieno di informazioni utili e mi piace molto come l’hai strutturato, quindi lo salvo nella speranza di usarlo presto come si deve 😉
Mi fa piacere che ti piaccia 😉 Io ci tornerei subito perchè 4 giorni sono stati sufficiente per il giro che abbiamo fatto, ma comunque pochi: l’isola di Skye mi sta ancora aspettando! Ti auguro di andarci al più presto!
Bellissimo itinerario! Ne abbiamo fatto uno simile ormai più di dieci anni fa, da Edimburgo fino a salire su per le Highlands, l’isola di Skye e poi giù per i Trossachs. Fascinosa Scozia… Ne abbiamo fatti tanti di viaggi itineranti, ma nessuna terra è come lei…?
Noi purtroppo non siamo riusciti a spingerci fino all’isola di Skye per mancanza di tempo ma al prossimo viaggio che faremo in Scozia – perché tanto ci vogliamo tornare! – sarà in cima alla lista delle cose da fare 😉