In Pictures: Avignone

La situazione di questa città è piacevolissima; il Rodano bagna le sue mura; non ci sono che giardini e praterie all’esterno ed edifici magnifici all’interno; le case dei Signori Monte-Réal e Crillon sono le più belle che si vedono.

 

Eleganti viuzze, piazzette defilate, splendidi hôtels particuliers, cortili nascosti e monumenti risalenti al suo passato da sede papale che culminano con l’imponente Palazzo dei Papi: non doveva essere molto diversa da quella di oggi l’Avignone del XVIII secolo raccontata da Anne-Marguerite Petit Dunoyer, giornalista di Nîmes dalla vita molto movimentata ma che trovava sempre il tempo per tornare in questa città.

Sarà proprio il Palazzo dei Papi molto probabilmente a spingerti ad arrivare ad Avignone, l’edificio gotico gigantesco che testimonia i suoi 70 anni da capitale dello Stato Pontificio.

Avignone Palazzo_dei_Papi

Avignone

Anche se gli arredi interni sono stati depredati e razziati durante la Rivoluzione Francese, un tablet rende la visita interattiva e coinvolgente, con ricostruzioni e immagini 3D lungo le 25 stanze aperte al pubblico, che comprendono la Grande Sala delle Udienze, il Grande Tinello e la Camera Papale.

Splendida la vista sul Palazzo, sui tetti della città e sul Rodano di cui si gode dalla terrazza.

Avignone

Avignone

Avignone

Avignone non è però solo il Palazzo dei Papi, i punti di interesse storico e culturale sono tantissimi, partendo dalla vicina Cattedrale di Notre-Dame-Des-Doms, sulla quale la statua della Madonna  con una mano benedice Avignone e con l’altra la protegge dal 1859, ai vari musei disseminati per il centro storico, come il Museo del Petit Palace, che custodisce quadri rinascimentali e medievali tra i quali spiccano i nomi di Simone Martini, Vittore Carpaccio e Sandro Botticelli, al Museo di Angladon, nel quale si trova invece una ricca collezione di opere di artisti tra Ottocento e Novecento come Vincent van Gogh, Cezanne, Degas, Monet e Picasso.

Il centro storico di Avignone è un delizioso dedalo di stradine strette e viali eleganti che hanno il loro fulcro in Place de l’horloge, un’ampia piazza puntellata da grandi platani, dove una miriade di tavolini accolgono turisti e passanti e nella quale si affacciano l’Hotel de la Ville e l’Opera Grand.

Davanti ad essi, un grande carosello antico ne alimenta l’atmosfera d’altri tempi.

Avignone Provenza Camargue

Avignone

La via più caratteristica del centro storico è Rue de Teinturiers, dove i tintori utilizzavano originariamente le tele importate dalla Compagnia delle Indie per produrre i tessuti provenzali conosciuti poi come Indiennes. Lungo questa strada molto pittoresca sono ancora visibili le pale che alimentavano le fabbriche dei tessitori. Alla fine, si erge il Campanile dei Cordiglieri in cui, si dice, sia stata sepolta Laura, la donna tanto amata da Petrarca.

Rue de Teinturiers non è l’unica a raccontare degli antichi mestieri e delle corporazioni presenti in città nel Medioevo: Rue de la Grande-Fusterie era l’antica via dei carpentieri e venditori di legname, Rue Bouquerie quella dei macellari,  Rue Palapharnerie degli stallieri, ed infine Rue de la Saraillerie quella dei fabbri.

Rue de la Peyrolerie considerata da Joseph Girard, storico avignonese, una delle strade più pittoresche e vetuste della città nonché la più evocatrice della vecchia Avignone, è stata scavata nella roccia ai piedi del Palazzo dei Papi, si apre all’improvviso alla vista e lascia senza fiato.

Avignone

Avignone

Avignone

Avignone

Nonostante le dimensioni contenute, nel centro storico di Avignone ci sono ben 100 campanili, i quali – si racconta – erano particolarmente apprezzati da poeti e scrittori. François Rabelais, scrittore rinascimentale francese, definirà la città «l’île sonnante», l’isola che suona, e il poeta Frédéric Mistral «la sonneuse de joie», la campana della gioia, ma sarà Victor Hugo a trarne maggiore ispirazione disegnando sulla figura del campanaro folle della chiesa di Saint Didier il suo Quasimodo.

Anche se probabilmente  sarà il Palazzo dei Papi a spingerti fino ad Avignone, è al di fuori di esso che scoprirai quanti sia affascinante questa città.

Se arrivi ad Avignone con la macchina, ti consiglio di seguire le indicazioni per il parcheggio Palais des Papes e stazionarla li: questo parcheggio si trova proprio sotto Place du Palais ed emergere dal sottosuolo direttamente davanti all’imponente palazzo è davvero un bell’impatto.

Il Palazzo dei Papi è aperto tutti i giorni, tutto l’anno. E’ possibile acquistare il biglietto combinato che permette l’accesso anche al Ponte San Bénezet, consentendo di risparmiare qualcosina rispetto ai biglietti singoli. Tutte le informazioni dettagliate, le trovi qui.

In prossimità del Ponte San Bénezet c’è un servizio di navetta completamente gratuito che attraversa il Rodano e porta nell’altra sponda del fiume: è da qui che si può scattare la classica foto di Avignone che include fiume-ponte-palazzo. Sfortunatamente per noi, quando abbiamo deciso di spostarci per provare a fare quello scatto si è scatenato il diluvio universale!

Francesca

Francesca

Amante del caffè in tutte le sue forme, l'importante è che sia rigorosamente senza zucchero. Expat seriale. Innamorata del mondo in ogni sua sfumatura e latitudine, ha perso il cuore in Africa, ma finisce col cercarlo sempre in altri posti. Ne parla poco, ma ha un debole per Londra e il Medioriente.

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8 thoughts on “In Pictures: Avignone

  1. Non la conoscevo, ma dal sorrisone sfoggiato nella prima foto si vede subito che ti è piaciuta molto!
    Anche in Alsazia ho trovato le vie e i quartieri coi nomi dei mestieri: Rue des Tanneurs, Rue de Pecheurs, ecc
    Sai che la Francia mi piace? Beh ho la Costa Azzurra vicina a casa e quella è favolosa, coi suoi borghi coloratissimi e città bellissime come Nizza.. ma anche la stessa Alsazia l’ho adorata, soprattutto Strasburgo!
    Prossimamente, non so quando, ho intenzione di visitare la Provenza.. o anche la Normandia e la Bretagna!

    1. Ah si, Avignone mi è piaciuta molto ed anch’io sto scoprendo che la Francia piena di sorprese piacevoli. Quel che mi colpisce di più è la varietà e le differenze enormi tra una regione e l’altra: di fatto, è un Paese che offre infinite varianti di viaggio! Quindi, visto che ce l’abbiamo cosi vicina, approfittiamone!
      Lo ammetto, io il tuo viaggio in Alsazia ce l’ho in testa da un sacco di tempo: quelle casette a graticcio sono diventate quasi un’ossessione. Sarà sicuramente il prossimo viaggetto nei dintorni!

  2. Avignone è una città davvero bella. Io mi sono innamorata delle sue vie ma soprattutto delle piazze che compaiono dietro l’angolo quando meno te lo aspetti. E i colori? Bellissimi i toni pastello degli edifici e il grigio del cielo!
    Quanto vorrei tornare ?

    1. Silvia, mi ha letto nel pensiero (o fra le righe): sono proprio le piazzette più nascoste, raccolte ma sempre curatissime che mi hanno colpito. A proposito di colori, vogliamo parlare degli affreschi che occupano lo spazio delle finestre ‘otturate’?

  3. Se ho voglia o bisogno di una breve fuga mi piace leggere i tuoi articoli e farmi portare per mano tra vicoli e piazze. Mi hai fatto innamorare di Avignone e ora mi piacerebbe tanto fermarmi a prendere un caffé davanti a quel carosello?
    Ciao Francesca, alla prossima ?

    1. Grazie Ale, non sai quanto mi piacerebbe offrirti quel caffè, mentre parliamo di viaggi e guardiamo il carosello girare. Ti abbraccio!

    1. Per fortuna che hai cambiato idea, Margherita! Secondo me merita almeno una giornata intera: il centro storico è davvero bellino e ci sono tantissime cose da vedere, oltre al famoso Palazzo dei Papi 🙂


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