Habemus casam!

Finalmente è giunto il momento.

Siamo arrivati all’appuntamento con un quarto d’ora di anticipo, cosa che non succede mai da quando stiamo insieme: la mia puntualità si è trasformata ormai in ritardo cronico, buttandomi in preda ad un sentimento misto tra la rassegnazione e l’insofferenza.

Ho assistito al passaggio di chiavi dalle mani dell’agente immobiliare a quelle di Mister come davanti ad una scena al rallentatore, che ha preso velocità solo quando mi sono state sventolate sul naso, davanti ad un sorriso compiaciuto.

Non hanno fatto rumore, ma io ne ho sentito il tintinnio nella mia testa e visto il luccichio tutto intorno, come succede nei cartoni animati, quando il protagonista è felice per l’avverarsi di qualcosa di bello.

Finalmente è giunto il momento di svitare la rotellina che tiene insieme un cuore ad un ferro di cavallo ed infilarci, una ad una, le chiavi della nostra nuova casa.

Un cuore in cui rivedo l’affetto e un ferro di cavallo in cui rileggo l’auguro di buona fortuna dei miei colleghi: “Un portachiavi chic per una casa in una città chic”.

chiavi

E’ una grande tessera che si va ad incastrare in questo nuovo puzzle che stiamo costruendo insieme.

Non sono fatta per le cose gestite con calma, nel pratico e nel privato non sono paziente e penso sempre con ansia allo scorrere del tempo.

Non so aspettare, ma in questo periodo sto imparando a farlo perché ogni cosa ha il suo tempo e sto metabolizzando il fatto che i ritmi non sempre sono io a stabilirli.

E’ una porta che si apre e mi lascia entrare in una nuova casa, imperfetta ma bella, che sarà il punto di partenza delle mie giornate per un periodo che non posso quantificare.

Sarà il mio angolo personale e privato in una città nuova, il contenitore di momenti di felicità, il nido che mi consolerà nei momenti meno sereni, il luogo che mi riscalderà nel lungo inverno che sta per arrivare.

Ma intanto oggi a Ginevra c’è il sole.

Francesca

Francesca

Amante del caffè in tutte le sue forme, l'importante è che sia rigorosamente senza zucchero. Expat seriale. Innamorata del mondo in ogni sua sfumatura e latitudine, ha perso il cuore in Africa, ma finisce col cercarlo sempre in altri posti. Ne parla poco, ma ha un debole per Londra e il Medioriente.

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16 thoughts on “Habemus casam!

    1. Benarrivata e grazie mille per gli auguri!
      Figo eh? 😉 E’ un pensiero dei miei colleghi e rappresenta il ricordo più bello dell’ultimo giorno di lavoro.

  1. Mi hai emozionata con questo post! Mi sembrava di entrare – in punta di piedi – nella tua nuova casa (e nuova vita) con te.
    Auguri!!
    Ma… il portachiavi è davvero un ferro di cavallo? Io l’avevo scambiato per un anellino da piercing! ne ho uno uguale all’orecchio: vorrà dire che mi porterà fortuna 😉

    1. Grazie Eli! dammi il tempo di sistemarla un po’ e poi potrai venire a farti scorpacciate di cioccolata qui da me!
      In effetti è un cerchietto, un anellino, molto simile a quelli usati per i piercing, ma a me piace pensare che sia un ferro di cavallo.. magari un po’ minimal e con un po’ di fantasia! 😀

        1. Non ti ho proposto la fondue perché io non mangio formaggio: la cioccolata è molto meglio!
          E’ lo stesso pensiero dei miei colleghi: non ti puoi mica presentare in Svizzera con un portachiavi qualunque!


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