Canton Vallese: cascate, laghi sotterranei e adrenalina

Nonostante gli anni trascorsi sono ancora vivi i ricordi della mia prima volta nel Canton Vallese: avevo finito le scuole medie ed ero con la mia famiglia ad Aosta per qualche giorno, una tappa inizialmente non programmata della nostra visita ad alcuni famigliari che vivono a Torino. Era pieno luglio e finalmente ci eravamo lasciati il caldo asfissiante dalla Pianura Padana alle spalle, ma non ci aspettavamo che, al nostro risveglio, avremmo trovato la neve darci il buongiorno.

Decidemmo comunque di valicare il confine e fare un salto in Svizzera, attraverso il passo del Gran San Bernardo.  Ricordo benissimo la domanda retorica di mio padre “passiamo nel tunnel o fuori?” e mentre io speravo nella seconda opzione, lui ovviamente aveva già deciso di percorrere quella strada che ad ogni curva mi terrorizzava alla vista del vuoto che si apriva sul lato della macchina, primi segnali di non essere nata per la montagna e le sue altezze.

Ricordo ancora meglio il momento in cui è stata scattata una delle poche foto della giornata, probabilmente la più rappresentativa: a bordo strada, con i sandali immersi nella neve, io in un paio di improbabili jeans rosa e mia madre in gonna, strette in un abbraccio che doveva essere una posa, ma che in realtà era il vano tentativo di ripararsi l’un l’altra dal vento gelido, quasi accartocciate su noi stesse e un ghigno di sofferenza al posto del sorriso. Quel che non ricordo è il nome del paesino a bordo di un lago dove ci fermammo a fare scorta di cioccolata e l’anonimo rientro attraverso il tunnel del Gran San Bernardo.

Dopo più di 20 anni mi ritrovo di nuovo qui, per la terza volta, giungendo dalla direzione opposta, da nord, attraverso una strada che offre paesaggi a tratti simili a quelli visti arrivando dall’Italia e a tratti molto diversi, snodandosi tra strette vallate, terrazzamenti vinicoli e paesini tipici.

Capture

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Il motivo che ci ha spinti qui è principalmente la possibilità di fare un’escursione presso le Gole del Durnand: un percorso di 1 km attraverso una passerella di legno aggrappata lungo la parete rocciosa, che raggiunge i 200 metri di dislivello, tra tunnel, ponti e 330 scalini, seguendo il percorso dell’omonimo torrente nei sui 14 salti.

Lo scroscio dell’acqua è a volte fragoroso e potente; i pochi raggi di sole che riescono a filtrare nella stretta gola trasformano la roccia bianca in uno specchio accecante mentre il vapore che si alza dal letto del fiume ha un piacevolissimo effetto rinfrescante sulla pelle.

Il livello di difficoltà è minimo, ma la vista dello strapiombo tra un gradino e l’altro, nel caso si soffra di vertigine come la sottoscritta, e l’apparente fragilità della scalinata rendono la passeggiata una vera e propria impresa al cardiopalma. La discesa attraverso il bosco però è molto più tranquilla e funge da camera di decompressione dall’adrenalina della salita.

La seconda tappa della giornata è stato il vicino lago sotterraneo di St-Léonard, con i sui 6.000 metri quadrati di superficie lacustre risulta essere il più grande d’Europa, di cui eravamo venuti a conoscenza la prima volta che siamo stati a Sion l’inverno scorso. L’escursione prevede la navigazione in barca da una sponda all’altra del lago della durata di mezz’ora, con una guida poliglotta (la nostra parlava tedesco, inglese, italiano e francese) e forse, nonostante le ammirabili doti linguistiche e la simpatia di quest’ultima e la suggestione del luogo, credo che un tour monolingua darebbe modo di fornire maggiori dettagli e rendere la gita ancora più gradevole.

L’ultima tappa non poteva che essere la città dei quattro castelli, Sion, per vederla in una sganciante veste estiva di pari bellezza di quella invernale, quando si è presentata coperta da una candida coltre di neve in febbraio.

Sion

Sion_castello tourbillon

E questo è un breve video girato durante questa piacevole giornata.

Buona visione!

Le Gole del Durnand sono aperte tutti i giorni, dalle 9 alle 18, dal 1° maggio e al 31 ottobre, condizioni meteo permettendo. Prima di mettersi in viaggio, vi consiglio di controllare il sito ufficiale per eventuali variazioni/chiusure.

Il lago di St-Léonard sono visitabili tutti i giorni dal 19 marzo al 1 novembre dalle 9 alle 17.30. Maggiori info sul sito ufficiale.

Francesca

Francesca

Amante del caffè in tutte le sue forme, l'importante è che sia rigorosamente senza zucchero. Expat seriale. Innamorata del mondo in ogni sua sfumatura e latitudine, ha perso il cuore in Africa, ma finisce col cercarlo sempre in altri posti. Ne parla poco, ma ha un debole per Londra e il Medioriente.

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