La Svizzera dei cliché: 5 esperienze uniche in terra elvetica

Heidi, formaggio, mucche, orologi e banche sono solo alcune delle cose associate dall’immaginario collettivo alla Confederazione Elvetica e di certo io non sono qui a dirti che sono solo degli stupidi stereotipi.

Anzi.

E’ tutto vero.

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Ovviamente c’è da dire che questo Paese guardato dall’interno è molto più complesso di quanto appaia fuori e per essere così piccolo – parliamo di poco più di 8 milioni di abitanti in tutta la Nazione, praticamente 3/4 di Londra – la Svizzera offre una varietà culturale sorprendente.

Ma rimaniamo sui cliché perché, per quanto la parola stessa posso risultare antipatica, è in essi che a volte si materializzano le eccellenze di un Paese e se qualcuno mi chiedesse quali sono 5 esperienze uniche da fare in Svizzera, io risponderei pensando alle mucche e alle montagne, senza ombra di dubbio.

E ad un paio di altre cose.

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5 esperienze uniche da fare in Svizzera: 

Sciare accanto al Toblerone 

Nei pressi del piccolo paese di Zermatt, si realizzano i sogni di ogni sciatore, ovvero lanciarsi senza fiato lungo splenditi pendii all’ombra di quella che è considerata la montagna per eccellenza, il Cervino.

Ma da queste parti però anche i meno appassionati di sci come me troveranno da che riempirsi gli occhi: prendendo il trenino fino all’osservatorio di Gornergrat o la funivia fino alla cima del Rothorn, si può approfittare di qualche fermata intermedia per spiare le marmotte che si scambiano effusioni, per esempio, o specchiarsi in un lago dalle acque turchesi, immergendosi nel frattempo in uno dei panorami montani più spettacolari del vecchio continente.

ZERMATT

ZERMATT

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Scoprire da dove tutto è cominciato

Non accade tutti i giorni di trovarsi davanti al Large Hadron Collider, il più grande e potente acceleratore di particelle al mondo. Ci troviamo nella periferia di Ginevra e una visita al CERN è sicuramente una delle 5 esperienze uniche da fare in Svizzera.

IL CERN fu fondato nel 1954 da una convenzione sottoscritta da 12 stati europei con lo scopo di fornire ai ricercatori gli strumenti necessari per la ricerca in fisica delle alte energie (o particelle): oggi conta 22 stati membri, 4.000 dipendenti e più di 10.000 ricercatori da varie università di tutto il mondo.

Oltre all’acceleratore, presso il CERN si possono visitare gratuitamente alcune mostre permanenti come il Microcosmo, il Globo della Scienza e dell’innovazione e l’Universo delle Particelle. Se l’idea di vedere con i tuoi occhi il posto dove è nato il world wide web, qui trovi tutti i dettagli su come organizzare la tua visita.

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Scalare un vigneto

La Svizzera è indubbiamente famosa per il formaggio e la cioccolata, ma in pochi sanno che può essere una destinazione enogastronomica d’eccellenza. Lungo il bacino del lago di Ginevra vengono infatti prodotti degli ottimi vini ma l’unico modo per assaggiarli è venire sul posto visto che solo l’1% della produzione valica i confini nazionali.

Il periodo ideale per assaggiare per la prima volta un ottimo Chasselas è in occasione della giornata delle caves ouvertes, che ha luogo nei cantoni Vaud, Valais e Ginevra durante alcuni weekend tra fine maggio e gli inizi di giugno, mentre se si vuole scoprire il luogo dove l’uva cresce grazie all’effetto dei tre soli, qualunque periodo dell’anno va bene, perché la bellezza delle terrazze di Lavaux, i vigneti più ripidi del mondo dove i viticoltori raccolgono l’uva in cordata come degli scalatori, non conosce stagione.

Lavaux autunno

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Raggiungere il tetto d’Europa in treno

Ad un’altitudine di 3.454 metri sopra di livello del mare, il Jungfraujoch nell’Oberland Bernese è la stazione ferroviaria più alta di Europa e non per nulla risponde anche al nome di Top of Europe. Salire sul treno per Jungfraujoch vuol dire quindi assicurarsi una sedia in prima fila per ammirare le Alpi svizzere in tutto il loro splendore.

Viaggiando lungo il passo dello Kleine Scheidegg, ci si confronta con le maestose vette Eiger, Jungfrau e Mönch e, una volta arrivati a destinazione poi, ecco l’Aletsch, il ghiacciaio più esteso d’Europa, in tutta la sua immensità.

ZERMATT

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Scoprire cosa si cela dietro una forma

Torniamo sull’argomento cibo ma stavolta lo facciamo rispettando i cliché legati alla Confederazione e parliamo di formaggio.

In Svizzera la produzione di formaggio ha una tradizione secolare e Le Gruyère è indiscutibilmente il più popolare e universalmente conosciuto tra i formaggi svizzeri, prodotto da più di 1.000 anni a Gruyères appunto, il paese medievale nel Canton Friburgo dal quale prende il nome.

Gruyeres

Le prime tracce sono contenute in una lettera inviata ad un convento locale da Guillaume de Gruyère nel 1115, nella quale il conte elencava tra gli obblighi dei monaci l’offerta di attrezzatura e protezione a favore degli armailli – i casari delle Alpi – durante l’alpeggio.

Oggi basta entrare alla Maison du Gruyère, lo storico caseificio locato alle pendici del paese, per scoprire tutti i segreti dietro ad una forma di formaggio o semplicemente in uno dei tanti ristoranti nel centro storico per assaggiare la migliore fondue al mondo.

Francesca

Francesca

Amante del caffè in tutte le sue forme, l'importante è che sia rigorosamente senza zucchero. Expat seriale. Innamorata del mondo in ogni sua sfumatura e latitudine, ha perso il cuore in Africa, ma finisce col cercarlo sempre in altri posti. Ne parla poco, ma ha un debole per Londra e il Medioriente.

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9 thoughts on “La Svizzera dei cliché: 5 esperienze uniche in terra elvetica

  1. Dopo la mia breve esperienza a Lugano, la Svizzera è entrata di diritto nei miei Travel Dreams. E adesso che hai parlato del CERN e del trenino del Bernina forse ancora di più?

    1. Io invece a Lugano non sono ancora mai stata: raggiungerla di Ginevra in auto è abbastanza scomodo (ti dico solo che il modo più veloce è quello di passare per l’Italia), però ho proprio voglia di andarci perché ho visto un sacco di foto e sembra proprio bellina! Ah sì, la Svizzera sa essere sfiziosa, specie quando si tratta di treni 😉

  2. Mi piacerebbe molto visitare la Svizzera prima o poi, quindi questo post mi sarà utile. Che tenere le marmottine, e non sapevo che il CERN si potesse visitare, vorrei davvero farlo! Ma i viticoltori che raccolgono in cordata?! Figatissima, non pensavo che esistesse una cosa del genere!

    1. Quando vuoi, Anna! Io sono qui che ti aspetto 😉 Sì, la visita al CERN è possibile (bisogna prenotare con un anticipo di un paio di settimane) però è completamente gratuita.
      Pensa che in alcuni punti di Lavaux, a causa della pendenza, si usa anche l’elicottero: vabbè, magari gli Svizzeri saranno pure megalomani però è un gran bel vedere!

  3. Quanto vorrei visitare il CERN! Ma in generale, quanto vorrei andare in Svizzera, e magari abitarci pure. Le tue foto e le tue parole non fanno che aumentare la mia convinzione. Per esempio, non sapevo dei vigneti: sono quelli ritratti nella splendida foto con il lago sullo sfondo e il paesino dai tetti aguzzi in cima alla collina, giusto? Me ne sono innamorata…

    1. Mentre ero in Islanda mi sono persa un bel po’ di commenti, a quanto pare. Chiedo venia!
      La zona di Lavaux, proprio quella dei terrazzamenti sul lago e i monasteri convertiti in cantine, è spettacolare e ho i brividi mentre te lo scrivo, nonostante passi di li abbastanza spesso.
      Quando vuoi fare un salto, io sono qui: prometto di trovare una tea room – o, in questo caso, un salon de thé – all’altezza 🙂

  4. Ne ho fatta 1 e mezza: il tetto d’Europa in treno e il Cervino… lato Italia (quindi mi sa che non vale)!
    Bella che sei in quella foto! 🙂

    1. Humm, mi sa no Cris.. soprattutto perchè il profilo più bello del Cervino si vede da quest’altra parte! 😉 Grazie ♥


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